Dopo due anni di calma in seguito alla scoperta di una base di riciclo di arnie rubate in agro di Mottola ed alla denuncia per ricettazione del proprietario del fondo, in questa stagione sono già più di cento gli alveari passati di mano nella zona agrumicola Tarantina.
Le ultime segnalazioni ci sono giunte lunedi 1 maggio per 7 alveari rubati sempre in agro di Castellaneta(Gaudella) e martedi 2 maggio per 21 arnie con relativi melari in agro tra Palagiano e Palagianello (Ta).
Riteniamo ormai che tale fenomeno abbia superato il limite della sopportabilità e che sia ora di agire (ma come fanno le altre associazioni Pugliesi a non avere mai affrontato tale grave problema, forse le api le rubano solo ai soci PUGLIAAPI? o forse come disse un Presidente di una Associazione di apicoltori Pugliesi "voi esagerate perche il problema riguarda pochi alveari" mostrando grande competenza e conoscenza dell'apicoltura della Regione in cui risiede)come nel 2013-2014 cioè sensibilizzando l'opinione pubblica con campagne di denuncia al fine di dare risalto al fenomeno, richiedere interventi mirati delle forze dell'ordine in collaborazione con gli stessi apicoltori che in qualche caso sanno a quali personaggi rivolgersi tra coloro che che risiedono nelle zone colpite dai furti, sollecitare la Regione ad affrontare tale problema per esempio obbigando la marcatura idelebile delle arnie(nostra proposta ai tempio della stesura della legge Regionale ma avversata da una cosidetta Associazione Pugliese senza motivazioni) o usando microchip, finanziando l'acquisto di rilevatori satellitari ormai giunti a livelli di efficienza altissima, che permetterebbero di attenuare di molto tale fenomeno ma cosa importante senza possibiltà di errore, di risalire agli autori dei furti.