A raccolti 2022 ormai conclusi la nostra attenzione si è rivolta al mercato del miele in Puglia, anche perchè sollecitati da diverse voci di criticità che erano pervenute in associazione da parte di diversi soci. Cosi' abbiamo svolto una prima parziale indagine conoscitiva su dieci aziende con vendita diretta e 15 punti di distribuzione della gdo nei quali era presente miele pugliese ed i risultati hanno portato congiuntamente a registrare una calo nei consumi, anno/anno quasi sino al 50% (sopratutto in gdo), un numero esorbitante sicuramente non frutto del caso ma di una evedente congiuntura negativa strutturale legata a doppio filo alla situazione geopolitica mondiale con una evidente caduta del potere di acquisto da parte di molte fasce di consumatori, ingenerando una situazione che secondo noi andrà peggiorando nei prossimi mesi. Situazione ancor di più aggravata da qualsiasi mancanza sul nostro territorrio di forme di aggregazioni produttive e conseguentemente di politiche di promozione e riconoscibilità dei mieli pugliesi, (a tal proposito ricordo il progetto dell'ottenimente della D.O.P. Miele della fascia Ionica Pugliese proposto solo dalla nostra associazione) accumunati quindi, nel calderone degli scaffali, con una moltitudine di altri mieli che riescono a spuntare vendite solo grazie con la leva prezzo.La nostra apicoltura quindi, paga e pagherà un prezzo elevato alla propria atavica mancanza progettuale e di sistema che ricordo l'hanno relegata all'ultimo posto in Italia in tutti i fondamentali settoriali, malgrado alcuni milioni di € ricevuti negli anni di programmazione ocm e spesi malissimo.